Caffè infuso alla frutta

Una nuova frontiera della caffetteria: i caffè infusi alla frutta

Tutto inizia… dalle bevande alla frutta

Il vino si ottiene dall’uva. Quindi, ha senso che il vino possa mescolarsi anche con altri frutti. Basta aggiungere un po’ di frutta a un bicchiere di vino (magari non particolarmente pregiato o invecchiato!) e si avrà l’estate in un bicchiere, una bevanda rinfrescante. La sangria, ad esempio, è una popolare bevanda spagnola tipicamente preparata con vino rosso, succo di frutta, frutta fresca e brandy, anche se esistono ricette sia per il vino rosso che per il vino bianco.

Ma nel settore del vino, così come della birra o degli alcolici (pensiamo al sidro di mele e al perry, prodotto con le pere), le bevande alla frutta, i cocktail e i ready to drink stanno conquistando un pubblico sempre più ampio, spesso di età giovane. Anzi, si leggono sempre più spesso articoli e previsioni sulla crescita di questo segmento, che potrebbe diventare “la prossima grande novità nella vinificazione naturale”.

In un mondo in cui c’è una continua richiesta di innovazione, per creare prodotti inediti si sta meticciando tutto, e in questo il mondo enogastronomico è sicuramente un terreno favorevole. In particolare sta iniziando a prendere piede una nuova frontiera nel panorama degli specialty coffee: i caffè infusi alla frutta.

Un caffè… fruttato

Essenzialmente sono caffè realizzati con l’aggiunta di frutta in fase di fermentazione: la drupa di caffè viene raccolta nel periodo di completa maturazione e fatta fermentare nelle vasche private di ossigeno per 18 ore con i frutti o le spezie selezionate, provenienti da coltivazioni del territorio circostante. A questi vengono aggiunti anche dei lieviti del vino che permettono un maggiore controllo della fermentazione naturale che, essendo totalmente spontanea, ogni volta dà origine a risultati diversi. Questo particolare processo permette ai chicchi di sviluppare un profilo organolettico unico, grazie anche al contatto diretto con la frutta.

Un caffè ma con chiare note di frutta che, oltre ad essere una grande novità, potrebbe aiutare a diffondere la conoscenza del mondo dei caffè specialty e accorciarne la distanza con il consumatore, soprattutto in un paese come l’Italia dove siamo ancora molto attaccati al nostro tradizionalissimo (e anche un tantino patriottico) espresso e alla nostra cara vecchia moka… guai a chi li tocca!

Di sicuro però il mondo del caffè sta evolvendo a grandi passi, e questa ne è una chiara dimostrazione; infatti, oggi (soprattutto all’estero) viene riconosciuta maggiormente l’importanza della filiera del caffè e sta aumentando la richiesta di prodotti con caratteristiche aromatiche molto più complesse e diverse.

Questa nuova frontiera del caffè vede protagonista una nota torrefazione di Firenze che da anni si impegna nel far conoscere il vero mondo del caffè di qualità e che ha appena messo sul mercato la nuova linea di caffè infusi: caffè fermentati anaerobicamente con frutta o spezie, in cui il processo di lavorazione ha dato origine a una nuova espressione di questa bevanda, con un’ampia gamma di sfumature aromatiche.

Da diversi test, sembrano risultare più promettenti per la vendita caffè infusi con fragola, pesca o cannella: hanno l’identità di un caffè filtro ma con sfumature aromatiche che ricordano le classiche tisane, non è un caso che diano il loro meglio per percolatura e a pressione manuale. Tuttavia la sperimentazione in questo campo, come in quello degli alcolici, non si può certo dire che sia conclusa, piuttosto appena iniziata.

Tutto inizia… dalle bevande alla frutta

Il vino si ottiene dall’uva. Quindi, ha senso che il vino possa mescolarsi anche con altri frutti. Basta aggiungere un po’ di frutta a un bicchiere di vino (magari non particolarmente pregiato o invecchiato!) e si avrà l’estate in un bicchiere, una bevanda rinfrescante. La sangria, ad esempio, è una popolare bevanda spagnola tipicamente preparata con vino rosso, succo di frutta, frutta fresca e brandy, anche se esistono ricette sia per il vino rosso che per il vino bianco.

Ma nel settore del vino, così come della birra o degli alcolici (pensiamo al sidro di mele e al perry, prodotto con le pere), le bevande alla frutta, i cocktail e i ready to drink stanno conquistando un pubblico sempre più ampio, spesso di età giovane. Anzi, si leggono sempre più spesso articoli e previsioni sulla crescita di questo segmento, che potrebbe diventare “la prossima grande novità nella vinificazione naturale”.

In un mondo in cui c’è una continua richiesta di innovazione, per creare prodotti inediti si sta meticciando tutto, e in questo il mondo enogastronomico è sicuramente un terreno favorevole. In particolare sta iniziando a prendere piede una nuova frontiera nel panorama degli specialty coffee: i caffè infusi alla frutta.

Un caffè… fruttato

Essenzialmente sono caffè realizzati con l’aggiunta di frutta in fase di fermentazione: la drupa di caffè viene raccolta nel periodo di completa maturazione e fatta fermentare nelle vasche private di ossigeno per 18 ore con i frutti o le spezie selezionate, provenienti da coltivazioni del territorio circostante. A questi vengono aggiunti anche dei lieviti del vino che permettono un maggiore controllo della fermentazione naturale che, essendo totalmente spontanea, ogni volta dà origine a risultati diversi. Questo particolare processo permette ai chicchi di sviluppare un profilo organolettico unico, grazie anche al contatto diretto con la frutta.

Un caffè ma con chiare note di frutta che, oltre ad essere una grande novità, potrebbe aiutare a diffondere la conoscenza del mondo dei caffè specialty e accorciarne la distanza con il consumatore, soprattutto in un paese come l’Italia dove siamo ancora molto attaccati al nostro tradizionalissimo (e anche un tantino patriottico) espresso e alla nostra cara vecchia moka… guai a chi li tocca!

Di sicuro però il mondo del caffè sta evolvendo a grandi passi, e questa ne è una chiara dimostrazione; infatti, oggi (soprattutto all’estero) viene riconosciuta maggiormente l’importanza della filiera del caffè e sta aumentando la richiesta di prodotti con caratteristiche aromatiche molto più complesse e diverse.

Questa nuova frontiera del caffè vede protagonista una nota torrefazione di Firenze che da anni si impegna nel far conoscere il vero mondo del caffè di qualità e che ha appena messo sul mercato la nuova linea di caffè infusi: caffè fermentati anaerobicamente con frutta o spezie, in cui il processo di lavorazione ha dato origine a una nuova espressione di questa bevanda, con un’ampia gamma di sfumature aromatiche.

Da diversi test, sembrano risultare più promettenti per la vendita caffè infusi con fragola, pesca o cannella: hanno l’identità di un caffè filtro ma con sfumature aromatiche che ricordano le classiche tisane, non è un caso che diano il loro meglio per percolatura e a pressione manuale. Tuttavia la sperimentazione in questo campo, come in quello degli alcolici, non si può certo dire che sia conclusa, piuttosto appena iniziata.