Promozione e fidelizzazione

Le ricerche compiute in questi mesi di pandemia stanno confermando che i consumatori continueranno anche nel 2021 a fare più acquisti a livello locale, cercheranno prodotti locali, si indirizzeranno verso un turismo a medio-corto raggio, mentre le vendite online continueranno a prosperare.

Tuttavia, c’è una nuvola all’orizzonte: l’ambiente recessivo metterà sotto pressione la spesa dei consumatori.

La crisi del coronavirus ha ribaltato gran parte degli stili di vita pre-pandemici incentrati sui luoghi di lavoro urbani, sulla mentalità globale e sulla vita all’interno. Il lavoro a domicilio, la vita locale e la ricerca di spazi aperti sono diventati la norma ed è probabile che questi cambiamenti continueranno nel 2021. E sembra che i rivenditori, i produttori e i fornitori di servizi turistici locali ne trarranno vantaggio.

La pandemia ha anche accelerato lo sviluppo di nuovi modi per raggiungere il consumatore e nuove rotte per il mercato mentre gli acquirenti continuavano a spostarsi online. Molti consumatori, infatti, hanno cambiato il proprio metodo principale di fare la spesa, spostandosi verso l’online per diversi prodotti nell’ultimo anno. Dalle consegne dai supermercati e minimarket di prossimità alla ristorazione, dalle aziende vinicole alle enoteche, innescando la crescita della convenienza on demand che inizia a portare anche ad offerte di abbonamento.

Con l’economia che sembra ripartirà lentamente, i consumatori saranno più consapevoli della loro spesa e porranno attenzione anche ai prezzi.

Ristoratori, rivenditori e produttori dovranno inevitabilmente essere reattivi con le promozioni, ma anche offrire programmi di fidelizzazione per ottenere e mantenere la clientela personalizzata.

Le ricerche compiute in questi mesi di pandemia stanno confermando che i consumatori continueranno anche nel 2021 a fare più acquisti a livello locale, cercheranno prodotti locali, si indirizzeranno verso un turismo a medio-corto raggio, mentre le vendite online continueranno a prosperare.

Tuttavia, c’è una nuvola all’orizzonte: l’ambiente recessivo metterà sotto pressione la spesa dei consumatori.

La crisi del coronavirus ha ribaltato gran parte degli stili di vita pre-pandemici incentrati sui luoghi di lavoro urbani, sulla mentalità globale e sulla vita all’interno. Il lavoro a domicilio, la vita locale e la ricerca di spazi aperti sono diventati la norma ed è probabile che questi cambiamenti continueranno nel 2021. E sembra che i rivenditori, i produttori e i fornitori di servizi turistici locali ne trarranno vantaggio.

La pandemia ha anche accelerato lo sviluppo di nuovi modi per raggiungere il consumatore e nuove rotte per il mercato mentre gli acquirenti continuavano a spostarsi online. Molti consumatori, infatti, hanno cambiato il proprio metodo principale di fare la spesa, spostandosi verso l’online per diversi prodotti nell’ultimo anno. Dalle consegne dai supermercati e minimarket di prossimità alla ristorazione, dalle aziende vinicole alle enoteche, innescando la crescita della convenienza on demand che inizia a portare anche ad offerte di abbonamento.

Con l’economia che sembra ripartirà lentamente, i consumatori saranno più consapevoli della loro spesa e porranno attenzione anche ai prezzi.

Ristoratori, rivenditori e produttori dovranno inevitabilmente essere reattivi con le promozioni, ma anche offrire programmi di fidelizzazione per ottenere e mantenere la clientela personalizzata.